In una decisione comunicata il 25 agosto 2020, il Consiglio dei Ministri dello Stato Ucraino ha deciso di chiudere i confini dell’Ucraina agli stranieri fino alla fine di settembre.
“Al fine di prevenire la seconda ondata di COVID-19 in Ucraina, il Ministero degli affari interni propone di introdurre emendamenti alla risoluzione del Gabinetto dei Ministri n. 641 del 22 luglio.
Il progetto prevede un divieto temporaneo di ingresso nel Paese per gli stranieri e apolidi, ad eccezione di alcune categorie di persone.
Adegua inoltre l’ordine per le persone che attraversano i posti di blocco sulla linea di contatto e il confine amministrativo con la Repubblica autonoma di Crimea e specifica la categoria di persone soggette ad autoisolamento “, ha detto il ministro dell’Interno ucraino Arsen Avakov.
Il divieto partirà da oggi, giovedì 27 agosto e si estenderà fino al 29 settembre 2020.
Secondo lui, si propone di rifiutare l’ingresso nel paese agli stranieri, ad eccezione delle persone che transitano dall’Ucraina e hanno documenti che confermano la loro partenza entro due giorni:
- persone che studiano nelle istituzioni educative ucraine;
- coloro che prestano servizio nelle forze armate ucraine;
- persone che risiedono permanentemente in Ucraina e hanno un certificato pertinente;
- rifugiati o persone bisognose di protezione aggiuntiva;
- dipendenti di missioni diplomatiche e istituzioni consolari di Stati esteri, rappresentanze di missioni internazionali ufficiali, organizzazioni accreditate in Ucraina e membri delle loro famiglie, o coloro che vengono in Ucraina su invito del Ministero degli Esteri ucraino.
Secondo Avakov, l’ingresso in Ucraina deve essere negato agli stranieri, ad eccezione delle persone :
- che sono istruttori delle forze armate degli Stati membri della NATO e degli Stati che partecipano al programma Partenariato per la pace, persone che addestrano i militari delle forze armate ucraine o arrivano in Ucraina a l’invito del ministero della Difesa ucraino;
- figure culturali che arrivano nel Paese su invito di istituzioni culturali insieme ad un accompagnatore;
- coloro che vengono a partecipare a competizioni sportive ufficiali tenutesi in Ucraina e i loro accompagnatori;
- le persone che trasportano cellule staminali per il trapianto e quelle che vengono per il trattamento alle strutture sanitarie dell’Ucraina.
Quindi nessun problema per la Deriugina Cup di metà settembre ?
Sembra quindi che per le delegazioni sportive in partenza per la partecipazione alla Deriugina Cup ( nelle date dal 0 al 13 settembre prossimi ) non ci siano problemi di blocchi, ma resta comunque un grande punto di domanda sull’evento.
Come si dovranno comportare atleti ed accompagnatori ? Quali saranno i protocolli ? Ci sarà un periodo di quarantena ? Dovranno dimostrare di non essere infettati ?
Rimango quindi dubbiosa sul fatto che la manifestazione potrà compiersi in maniera normale, anche perché il blocco stesso della nazione non preannuncia nulla di buono e sfido chiunque a volere rischiare di trovarsi bloccato nuovamente in uno stato estero per un periodo di lockdown non definito.