Olimpiadi Parigi 2024, atleti Russia e Bielorussia ammessi ai Giochi
Gli atleti di Russia e Bielorussia potranno prendere parte alle Olimpiadi di Parigi 2024 a titolo individuale come atleti neutrali. Lo ha deciso il Comitato Olimpico Internazionale (CIO).
Gli Atleti Individuali Neutrali (AIN) che hanno guadagnato il pass attraverso i sistemi di qualificazione previsti dalle varie federazioni internazionali saranno dichiarati idonei a competere ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 secondo precise condizioni.
Dall’articolo apparso ieri su varie testate, tra cui Adnkronos – articolo che potete leggere a questo LINK – si “evince” che il CIO, abbia preso una decisione definitiva nei riguardi della partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 per atleti Russi e Bielorussi.
Detta partecipazione avrà comunque bisogno di una qualificazione. Spetterà quindi alle Federazioni interessate l’ultima parola?
Per ora su 4600 atleti solo 11 hanno le caratteristiche giuste e saranno quindi ammessi. Per gli altri dovranno sottoscrivere le Condizioni di Partecipazione aggiornate applicabili a Parigi 2024. Quindi niente bandiera, niente passaporto russo o bielorusso, niente attivismo pro guerra e nessun funzionario governativo sarà invitato a partecipare.
E per Israele e Palestina?
Molti stanno guardando questa decisione del CIO come una decisione discriminatoria nei confronti di russi e bielorussi. Vietare la partecipazione di atleti russi a Parigi 2024 ma accogliere senza remore quelli israeliani?
Il CIO ha preso quindi una decisione senza precedenti. Qui non si tratta di prendere le parti di uno o dell’altro nei conflitti più drammatici oggi in corso, che sono quelli in Russia e Ucraina e quelli in Israele e Palestina. Nell’antichità i Giochi Olimpici servivano a fermare le guerre. Oggi invece le Olimpiadi servono a schierarsi?
Certo qualcuno può ribattere che per il CIO la differenza tra le due guerre sta nel fatto che la Russia ha violato gli accordi Olimpici attaccando l’Ucraina proprio durante Tokyo 2021, mentre l’attacco e l’invasione armata della Striscia di Gaza, i bombardamenti su profughi e ospedali non rientrano negli affari politici del Comitato e che quindi non c’è nessun motivo per non far partecipare questi Paesi a Parigi 2024.
Personalmente ritengo che, come scritto sopra, il compito delle Olimpiadi sia quello di unire i vari Paesi del Mondo e non quello di creare nuove diatribe. La mia speranza è che tutto si possa risolvere entro il prossimo agosto e che, vista la situazione attuale nella città parigina, non succeda nulla di cui un domani ci si possa pentire.
Make love, not war – fate l’amore e non la guerra. O meglio: Fate Sport !